Un’autobiografia visionaria che racconta l’infanzia del piccolo Alejandro e la storia della sua famiglia nel Cile degli anni Trenta. Un inno alla vita, la prova che l’uomo può superare i traumi e dolori che lo hanno segnato nel corso della sua esistenza e migliorare la realtà.
La Danza della Realtà
dal 23/02/2023 al 23/02/2023
Date e orari spettacoli
Di Alejandro Jodorowsky
Con Alejandro Jodorowsky, Brontis Jodorowsky, Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Pamela Flores
Nato in Cile nel 1929, Alejandro cresce in una famiglia sradicata con un padre molto severo. I fatti narrati sono reali, ma la finzione prende il sopravvento, fino a sfociare in un universo poetico in cui il regista reinventa i personaggi e narra il percorso di redenzione e riconciliazione con il padre. I vigili del fuoco che sfilavano per le strade, la vecchia biblioteca dove ha imparato a leggere e si è imbattuto per la prima volta nei tarocchi, la spiaggia dove era solito giocare e un circo: questi sono solo alcuni dei ricordi che segnano l’infanzia di Alejandro Jodorowsky, che per 10 anni ha vissuto a Tocopilla prima di trasferirsi a Santiago. È in questa cittadina che sono nati il suo amore e la sua dedizione al teatro, dopo tre eventi a cui assistette da bambino: la sepoltura di un pompiere, un attacco epilettico e il canto di un principe cinese. Ed è sempre a Tocopilla che Jodorowsky capì che cosa fosse il surrealismo quando suo padre lanciò le sue uova fritte sulla testa di sua madre e queste finirono invece su un quadro orribile, con i tuorli che, finendo per sembrare due soli, gli diedero una prima rivelazione.
In programmazione
dal 23/02/2023 al 23/02/2023Date e orari spettacoli
Un’autobiografia visionaria che racconta l’infanzia del piccolo Alejandro e la storia della sua famiglia nel Cile degli anni Trenta. Un inno alla vita, la prova che l’uomo può superare i traumi e dolori che lo hanno segnato nel corso della sua esistenza e migliorare la realtà.
Nato in Cile nel 1929, Alejandro cresce in una famiglia sradicata con un padre molto severo. I fatti narrati sono reali, ma la finzione prende il sopravvento, fino a sfociare in un universo poetico in cui il regista reinventa i personaggi e narra il percorso di redenzione e riconciliazione con il padre. I vigili del fuoco che sfilavano per le strade, la vecchia biblioteca dove ha imparato a leggere e si è imbattuto per la prima volta nei tarocchi, la spiaggia dove era solito giocare e un circo: questi sono solo alcuni dei ricordi che segnano l’infanzia di Alejandro Jodorowsky, che per 10 anni ha vissuto a Tocopilla prima di trasferirsi a Santiago. È in questa cittadina che sono nati il suo amore e la sua dedizione al teatro, dopo tre eventi a cui assistette da bambino: la sepoltura di un pompiere, un attacco epilettico e il canto di un principe cinese. Ed è sempre a Tocopilla che Jodorowsky capì che cosa fosse il surrealismo quando suo padre lanciò le sue uova fritte sulla testa di sua madre e queste finirono invece su un quadro orribile, con i tuorli che, finendo per sembrare due soli, gli diedero una prima rivelazione.