Dante

dal 29/09/2022 al 19/10/2022

Date e orari spettacoli

19:45
  • Regia: Pupi Avati
  • Attori:
    Sergio Castellitto – Giovanni Boccaccio,
    Alessandro Sperduti – Dante giovane,
    Enrico Lo Verso – Donato degli Albanzani,
    Alessandro Haber – Abate di Vallombrosa,
    Gianni Cavina – Piero Giardina,
    Leopoldo Mastelloni – Bonifacio VIII,
    Ludovica Pedetta – Gemma Donati,
    Romano Reggiani – Guido Cavalcanti,
    Carlotta Gamba – Beatrice,
    Paolo Graziosi – Alighiero di Bellincione,
    Mariano Rigillo – Meneghino Mezzani,
    Valeria D’Obici – Suor Beatrice,
    Giulio Pizzirani – Dante anziano,
    Erika Blanc – Gemma Donati anziana,
    Morena Gentile – Donna gozzuta,
    Milena Vukotic – Rigattiera),
    Patrizio Pelizzi – Fazio da Micciole, Gonfaloniere di Giustizia
  • Sceneggiatura: Pupi Avati
  • Fotografia: Cesare Bastelli
  • Montaggio: Ivan Zuccon
  • Costumi: Andrea Sorrentino

Dante muore in esilio a Ravenna nel 1321. Settembre 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.

In programmazione

dal 29/09/2022 al 19/10/2022

Date e orari spettacoli

19:45

Dante muore in esilio a Ravenna nel 1321. Settembre 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.